sabato 1 febbraio 2014


RECENSIONE: IL BIZZARRO INCIDENTE DEL TEMPO RUBATO


Titolo: Il bizzarro incidente del tempo rubato
Autore: Rachel Joyce
Casa Editrice: Sperling & Kupfer
Uscita: 1 ottobre 2013
Pagine: 384
Prezzo: 17,90 € (cartaceo) - 9,99 € (ebook)

 TRAMA

Nel 1972 Byron Hemmings ha undici anni e una vita perfetta: vive in una grande casa elegante, ha una mamma impeccabile che fa impallidire tutte le altre, frequenta una scuola privata che è l'anticamera di una carriera dorata e il suo migliore amico, James, è il ragazzino più sveglio che conosca. Tanto sveglio da leggere il Times e da scovare la notizia del secolo: quell'anno verranno aggiunti due secondi al tempo, per allineare gli orologi al movimento naturale della Terra. Mentre James considera l'evento l'ennesima conquista del Ventesimo secolo - l'uomo è persino andato sulla Luna - per Byron quei due secondi diventano un'inquietante ossessione: come si può alterare il tempo senza provocare conseguenze irreparabili? La conferma ai suoi dubbi arriva la mattina in cui, come sempre, la mamma lo sta portando a scuola con la sua Jaguar fiammante: è in ritardo e, per fare più in fretta, rompe lo schema ordinato di ogni giorno imboccando una strada nuova. Dalla fitta nebbia sbucano case fatiscenti, alberi giganteschi e, all'improvviso, una bambina su una bicicletta rossa. Proprio mentre Byron vede le lancette del suo orologio andare indietro di due secondi. Poi tutto sembra tornare normale: la mamma non si è accorta di nulla, la scorciatoia li ha fatti arrivare puntuali e il tempo ha ricominciato a scorrere con il suo ticchettio regolare. Soltanto Byron sa che quell'attimo ha cambiato ogni cosa, che la sfera perfetta della sua esistenza si è impercettibilmente incrinata.



RECENSIONE

Ho deciso di leggere questo libro perché la trama mi incuriosiva non poco: non riuscivo a capire come si potessero sviluppare ben 400 pagine partendo da un'aggiunta di due secondi al tempo! In realtà, i due secondi sono solo il pretesto per lo sviluppo di una storia molto più articolata, e oserei aggiungere sempre più angosciante: man mano che progredivo nella lettura ero sbalordita che da un episodio tanto piccolo scaturissero delle conseguenze sempre più gravi e durature nel tempo.

L'idea prevalente è che uno stesso fatto, visto da punti di vista diversi, può diventare qualcosa di completamente diverso: le interpretazioni che noi diamo della realtà la rendono qualcosa di mutevole e mai fissa; nel libro questo accade soprattutto verso la fine quando i vari personaggi danno la loro personale visione di uno stesso episodio.

Ogni altro capitolo è raccontata anche un'altra storia ambientata diversi anni dopo e con un diverso protagonista, Jim. Jim è il personaggio più misterioso del libro, si capisce dall'inizio che ha un legame con Byron o James, ma i dettagli sono svelati solo alla fine ed è stata la curiosità di scoprire il legame tra le due storie a rendere interessante il libro.

Nonostante l'ambientazione estiva e torrida, questo libro mi ha immediatamente trasmesso una sensazione di malinconia: la vastità della brughiera, la solitudine di Jim, la fragilità della mamma di Byron sono tutti stati elementi che hanno concorso a quest'impressione.

Stagione: autunno, e perché no con la pioggia che cade?

6 commenti:

  1. Eccomiiiiiiiiiiii :)
    Anche tu hai il dono della brevità nelle recensioni, beata te *__*
    Io non ho letto questo libro e non mi ha mai incuriosito più di tanto, nonostante sia stato pubblicizzato un sacco (anzi, forse proprio per questo non mi ha attirato xD)
    Però ti chiedo una cosa, la recensione mi piace, ma non si capisce il motivo per cui hai deciso di dare tre stelline, da quello che hai scritto sembra ti sia piaciuto molto, così volevo chiederti cosa in realtà non ti ha convinto da arrivare a dare "solo" tre stelline :)

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    1. Ciao Ale, che piacere sentirti anche qui!!! ^^
      Hai ragione a dire che questo dettaglio non si capisce, rimedio subito!!
      Il libro mi è sicuramente piaciuto, è scritto bene, mi piace il rimando continuo tra passato e presente, però mi ha trasmesso sensazioni di ansia, solitudine, tristezza, ecco perchè ho abbassato il voto da 4 a 3 stelline: le sensazioni che un libro mi trasmette per me sono importantissime nel mio giudizio finale!

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    2. Ho capito molto meglio... Dunque posso anche capire che i libri troppo tristi e ansiosi di solito non sono i tuoi preferiti, o sbaglio?
      Pensa che io invece adoro le storie tristi, sono masochista e mi piace soffrire insieme ai libri xD

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    3. In generale è proprio così,anche se con le dovute eccezioni!!

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  2. Ciao carissima :)
    Io ho comprato questo libro a inizio gennaio ispirata dalla bizzarra storia e dai colori della copertina, ne ero proprio attratta e inoltre era scontato del 20 quindi comprato! Il problema è che avevo comprato anche un sacco di altri libri e ora bho..passato l'entusiasmo iniziale non riesco a decidermi a leggerlo!
    Sarà che non ho ben capito che genere sia, che emozioni mi trasmetterà...
    Cosa mi consigli? Ne vale la pena o può aspettare ancora un po' nella mia libreria?

    Laura

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    1. Ovviamente dipende anche dagli altri titoli che aspettano di essere iniziati, ma io lo farei aspettare ancora un po' ;-)

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