mercoledì 12 febbraio 2014


RECENSIONE: IL MONDO PRIMA CHE ARRIVASSI TU

Buongiorno a tutti!!!!!! Oggi finalmente il sole è apparso!!! Per festeggiare, eccovi una recensione di un libro che considero assolutamente "estivo"!!! Buona lettura!!!

Titolo: Il mondo prima che arrivassi tu
Autore: Giulia Blasi
Casa Editrice: Mondadori
Collana: Chrysalide
Uscita: 21 settembre 2010
Pagine: 264
Prezzo: 16 € 


TRAMA 
 
Irene vive per leggere e sogna di leggere per vivere, Mira si sente una rockstar con e senza chitarra al collo e Davide è la stella della squadretta di calcio locale, ma trascorre i giorni nell'attesa di un provino da professionista.
Vivono a Vallefiora, un borgo contadino ristrutturato da un pugno di intrepidi ecologisti, "il paradiso terrestre, o giù di lì", dove in realtà c'è poco altro da fare se non inventarsi le giornate fra un centro ricreativo, un garage attrezzato a sala prove e la corriera che ogni giorno li porta a scuola.
Ogni cosa per loro è routine, dagli orari ai divertimenti alle norme che regolano i rapporti sociali fra il gruppo dei calciatori, quello degli studenti delle superiori e i ragazzi delle medie. Finché un evento in apparenza insignificante mischia le carte, incrociando le vite di Irene, Mira, Davide e i loro amici, mentre la scuola finisce e l'estate è alle porte.
Tutto comincia a cambiare, costringendo i tre ragazzi a rimettere in discussione idee, prospettive, aspirazioni e desideri.


COSA NE PENSO

Mi spiace ammetterlo, ma la cosa che mi ha colpita di più di questo libro è stata la morte delle relative!!!! L'autrice ha riportato su carta il modo che abbiamo di parlare oralmente, e il risultato sono una serie di frasi scompaginate, in cui quando non si sa come proseguire si aggiunge un bel “che” e si risolvono tutti i problemi; a volte non capivo chi diceva cosa, o se quello che leggevo fosse un pensiero o una frase pronunciata a voce alta. Insomma, personalmente questo tipo di scrittura non mi è piaciuta, anche se ammetto che rende il libro molto attuale, vicino alla vita reale.
Passiamo alla trama: a prima vista può sembrare la classica storia d'amore col triangolo lei, lui, migliore-amica-di-lei-nonchè-terzo-incomodo, ma il tutto è vivacizzato da due elementi che “svecchiano” questo cliché: l'ironia della narrazione in prima persona e l'ambientazione nel paese di Vallefiora.
Ho adorato l'ironia soprattutto nei passaggi dedicati al “Dio degli ormoni”, senza il quale il libro non sarebbe stato lo stesso (“Dio degli ormoni, la cui esistenza viene strenuamente negata da ogni autorità religiosa di maggioranza, mi stai mettendo alla prova? Nel caso, mi spieghi cosa vuoi che faccia, se mi metti seduta ai piedi di un calciatore di un metro e novanta sudatissimo con un basso al collo?”). Quanto a Vallefiora, ero incantata nel leggere di questo borgo ecologista tra Pescara e Ancona, senza auto, senza smog, senza bar: il primo capitolo del libro, in cui Irene spiega i litigi della comunità per l'installazione dei mulini a vento, era veramente azzeccato e calava subito nell'atmosfera del posto.
In generale però ho avuto una sensazione di incompiutezza: il triangolo, come gli altri temi che vengono affrontati, non sono approfonditi e non hanno mai una vera conclusione, anzi a volte mi sembrava quasi di perdermi dei pezzi per strada: la sorella di Irene trova un lavoro o dovrà tornare a Vallefiora? La apriranno o no la sala prove? Come si evolverà la relazione tra Irene e Mira? O tra Irene e Davide? Boh, non si sa niente, e non capisco se l'autrice l'abbia fatto di proposito, per lasciare un senso di “non finito” perché la vita continua, o se abbia semplicemente messo il punto finale e posato la penna.
In conclusione, l'ho trovata una lettura leggera, piacevole, ma che non mi ha emozionata, mi ha lasciato molti punti di domanda e un certo fastidio per lo stile. Quindi due stelline (e mezzo per l'ironia e l'ambientazione).

Stagione: assolutamente estate







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