Buon inizio settimana lettori!!! Ormai febbraio volge al termine, e sto già pensando a cosa leggere a marzo.... lo smaltimento della mia TBR 2015 procede a ritmi abbastanza sostenuti, e per ora posso essere soddisfatta di me stessa!!!!
Vi lascio con la recensione di Ultime notizie dalla famiglia di Pennac, che ho letto qualche settimana fa (si, lo so che devo ancora finire le recensioni dei libri letti a gennaio, ma insomma mi andava di recensire questo.....) ciao e alla prossima!!!!
Questo titolo è il quinto (e penultimo) della saga familiare dei Malaussène.
In realtà, contiene due libri dello stesso Pennac: Monsieur Malaussène a teatro e Cristiani e Mori.
Per quanto riguarda il primo, Monsieur Malaussène a teatro, si tratta della rievocazione della nascita di Monsieur Malaussène. E come lo fa Pennac? Semplice, si limita a fare un copia-incolla di tutti i paragrafi che parlavano di questa gravidanza nel libro precedente, Monsieur Malaussène per l'appunto, e per non far fare confusione ai lettori aggiunge al titolo due parole, "a teatro". Il risultato è abbastanza deludente, specie per chi, come me, ha letto questo libro appena dopo il precedente, e quindi aveva ancora la memoria freschissima su quello che era successo.
Il secondo racconto, Cristiani e Mori, racconta del padre di Il Piccolo, di come è arrivato in casa Malaussène e di come si sia innamorato della madre della tribù. Trattandosi di una vicenda avvenuta molti anni prima, solo i fratelli più grandi sono già nati, mentre Jeremy, Il Piccolo, E' Un Angelo, Verdun e tutti i vecchietti sono ancora assenti. Un particolare che ho apprezzato è il maggiore spazio concesso a Louna, sulla quale negli altri libri si sorvola sempre, si sa solo che esiste e ogni tanto compare, ma è raro che parli o che prenda parte alle vicende della famiglia.
Si tratta di una sessantina di pagine simpatiche da leggere, ma prive della solita complessità che caratterizza la scrittura di Pennac.
Nel complesso, l'ho trovato un miscuglio senza molto senso, ma che vale la pena di leggere per finire il ciclo dedicato a questa famiglia.
La copertina riflette il pasticcio, infatti la casa editrice ha scelto di creare un collage con dei particolari dei cinque libri precedenti: Il paradiso degli orchi, La fata carabina, La Prosivendola, Signor Malaussène, rendendola ancora più inguardabile e meno solleticante delle altre.
Insomma, tra tutti e sei i romanzi di Malaussène, questo è il meno godibile!
Stagione: non sono riuscita ad abbinarlo a nessun tempo particolare, vi consiglio una giornata insulsa, grigia e piatta.
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