sabato 31 maggio 2014

RECENSIONE: REQUIEM - Delirium #3


Ciao a tutti!!!!!! Finalmente è arrivato il sabato!!!! Questa settimana è stata molto impegnativa, e non sono riuscita nè a scrivere, nè a leggere o commentare gli altri blog, quindi spero di "recuperare" con due post questo fine settimana, uno oggi e uno domani!!!
Era da tanto che volevo leggere Requiem, e finalmente ce l'ho fatta!!!! Non potevo non farne la recensione, quindi eccola qui.... per chi non avesse letto gli altri due capitoli, ovviamente vi sconsiglio di proseguire nella lettura di questo post!!!

Titolo: Requiem
Autore: Lauren Oliver
Casa editrice: Piemme
Collana: Freeway
Serie: Delirium #3
Uscita: gennaio 2014
Pagine: 336
Prezzo versione cartacea: 17 €
Prezzo e-book:  6,99 €

TRAMA

Mi chiamo Lena e sono infetta, perché mi sono innamorata di Alex in un mondo in cui l’amore è considerato una malattia, e come una malattia viene curato. Io e Alex siamo scappati, ma poi ci hanno separati. Io sono andata avanti, ho incontrato Raven e gli altri ragazzi della Resistenza. Ho imparato a combattere per quello in cui credo, a lottare per essere davvero me stessa. E ho incontrato Julian che è il ragazzo più dolce del mondo e mi vuole con sé. Poi però Alex è tornato, quando pensavo di averlo dimenticato, quando mi ero convinta di riuscire a fare a meno di lui. E ora, mentre il mondo attorno a noi cade a pezzi, io sto male, e penso che forse avevano ragione loro: l’amore è davvero una malattia!

COSA NE PENSO

Duuuunqueee...... ero veramente curiosa di vedere come sarebbe andata a finire questa storia, ma ammetto che il mio interesse era più per il triangolo tra Lena-Alex-Julian che per il resto.... proprio per questo, sono rimasta un po' male vedendo la piega che ha preso il libro fin dalle prime pagine: il triangolo non esisteva proprio, era chiaro come il sole che Lena voleva Alex, e il povero Julian restava con un palmo di naso.... peccato che Alex non fosse assolutamente disposto a perdonare Lena!!!!

I miei piedi agiscono per me senza che me ne accorga e mi spostano lungo la scarpata, verso il falò, che adesso brucia caldo e vigoroso; verso il ragazzo che diventa ombra accanto al fuoco, cancellato dal fumo. Ecco cos'è Alex adesso: un ragazzo-ombra, un'illusione.

I rapporti tra i tre sono inverosimili per praticamente tutto il libro: prima Alex non parla con Lena, poi Lena non parla con Alex, Alex e Julian non si parlano proprio mai, Lena è gelosa di Alex però si butta tra le braccia di Julian.... per rendere il tutto ancora più teso, arriva pure una nuova ragazza che si mette con Alex!!! Insomma, i rapporti tra i personaggi sono tesi e c'è poco spazio per il dialogo o l'introspezione, e sinceramente ero parecchio imbufalita per la situazione di stallo!!!!

Chi lo sa? Magari hanno ragione loro. Magari i nostri sentimenti ci portano alla pazzia. Magari l'amore è davvero una malattia e staremmo meglio senza. Invece abbiamo scelto una strada diversa. E, dopotutto, questo è il senso di sfuggire alla cura:siamo liberi i scegliere. Siamo addirittura liberi di scegliere la cosa sbagliata.

Quanto alla Resistenza, si ingrossa e acquista sempre più potere anche tra i Curati stessi: i protagonisti passano da una battaglia all'altra, senza sosta (le uniche pause sono quelle richieste dagli spostamenti), ed è proprio con una battaglia che il libro si conclude, e proprio a Portland, dove tutto è iniziato.

Volevamo la libertà di amare. Volevamo la libertà di scegliere. Adesso dobbiamo combattere per ottenerla.

In questo libro ritroviamo anche una vecchia conoscenza: Hana, curata e sempre bellissima, ma in preda ai sensi di colpa che le impediscono di godersi la sua nuova vita luccicante; Hana porta avanti una piccola ribellione personale, ma non lo fa perchè desidera cambiare l'ordine delle cose, ma solo per sè stessa. 
Quando Lena ed Hana si riincontrano, si capisce tutta la differenza tra le due, come la vita le ha fatte cambiare, come abbiano preso strade diverse.

Non scegliamo mai veramente, non del tutto. Siamo sempre sospinti e schiacciati verso una strada o un'altra. Non abbiamo altra possibilità che fare un passo avanti e poi un altro, e poi ancora un altro; all'improvviso ci ritroviamo su un sentiero che non avevamo scelto affatto.

A Portland, negli ultimi capitoli, tutti i fili lasciati in sospeso si concludono ma, soprattutto, Lena capisce CHI vuole essere, indipendentemente da Alex o da Julian: il cambiamento e le scelte finali di Lena mi sono veramente piaciute, hanno dato un senso al libro: si potrebbe dire che si tratta di un finale aperto, che in realtà nulla, nè la guerra nè la situazione amorosa di Lena, si conclude definitivamente, ma credo che la Oliver abbia voluto farci riflettere sull'avere fede, sul fatto che non esistono società o mondi perfetti, dove tutto sia ordinato, dove tutto va come deve andare: nel mondo reale, bisogna solo avere FEDE.

Per un istante provo un dolore insopportabile: per come cambiano le cose, per il fatto che non possiamo mai tornare indietro. Non sono più sicura di nulla, ormai. 
Ma quello che conta non è sapere. Si tratta soltanto di andare avanti. I curati vogliono certezze; noi abbiamo scelto di fidarci.

Avrei voluto dare un voto migliore a questo libro, ma poichè per tre quarti è stato prevedibile e noioso, mi limito a tre stelline e mezzo.

Stagione: sinceramente mi ha fatto pensare all'inverno: lotte, condizioni di vita dure, drammi di cuore.... decisamente inverno!!!

2 commenti:

  1. ho letto solo delirium, ma l'ho trovato noioso, sembra che continui così

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    Risposte
    1. A me come trilogia e' piaciuta,pero' sicuramente il ritmo non e' molto incalzante...

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