Ma ciao a tutti!!!!
Eccomi di nuovo tra di voi, in questi giorni ho delle scadenze importanti che devo assolutamente rispettare, ma sono riuscita a ricavarmi un attimo di tempo per recensire "Alice nel paese delle vaporità", dal momento che incuriosiva parecchi di voi.
Titolo: Alice nel paese delle vaporità
Autore: Francesco Dimitri
Casa Editrice: Salani Editore/TEA
Uscita: 2010
Pagine: 280
Prezzo: 16,80
TRAMA
Ben è un giovane londinese che soffre di allucinazioni. Per lavoro legge
manoscritti. Una notte gli arriva un libro che si chiama "Alice nel
Paese della vaporità". Noi con lui seguiamo la storia di Alice,
un'antropologa che vive in una Londra Vittoriana che non c'è mai stata.
Alice viaggia nella Steamland, una terra invasa da un gas che provoca
allucinazioni e mutazioni. Una terra in cui la realtà cambia a ogni
istante, in cui "giusto" e "sbagliato" sono soltanto parole, e in cui le
parole stesse si trasformano in odori e sensazioni. Quella di Alice
parte come una ricerca, ma si trasforma subito in una lotta per la vita e
per la morte. Alice dovrà sopravvivere in una terra oscura, in cui non
c'è differenza tra orrore e meraviglia. Ben legge la sua storia. E
qualcosa succede anche a lui.
COSA NE PENSO
Avevo proprio voglia di leggere questo libro, un po' perchè adoro i retelling, un po' perchè mi incuriosiva.
All'inizio della lettura sono stata veramente catturata dall'atmosfera, ma purtroppo man mano che proseguivo capivo sempre meno ed andavo avanti per forza di inerzia.
Ben, un giovane londinese, legge un manoscritto con un retelling della favola di Alice; non sa chi glielo abbia mandato, sa solo che prova da subito una forte attrazione per la storia.
In questo manoscritto siamo in una Londra vittoriana inventata in cui la tecnologia si basa sul vapore e crea dei prodotti di scarto, il più importante dei quali è la vaporità: questa sostanza induce allucinazioni che fondono tutti i sensi in uno (trasformando ad esempio un suono in una carezza), provoca malformazioni genetiche e può anche essere cavalcata in senso verticale (ma non in orizzontale).
Londra è attorniata da mura, e delle grosse pale tengono fuori la vaporità dai confini cittadini; tutto ciò che si trova fuori Londra è denominato Steamland, una terra selvaggia dove nessuno si è mai avventurato.
Alice, una giovane antropologa profondamente annoiata dalla vita, decide di avventurarsi nella Steamland per esplorarla.
All'inizio le atmosfere evocative e nebbiose della Steamland mi erano proprio piaciute, così come i personaggi dello Stregatto e del Brucaliffo e le creature malvagie come i vampiri.... i problemi sono iniziati dopo circa 150 pagine....
Posso anche passare sopra al fatto che i personaggi classici di Alice non hanno tutti un grande spazio (il Cappellaio Matto, ad esempio, compare per poche facciate, e mi sono accorta che si trattava di lui solo perchè offriva una tazza di tè) quello che proprio non mi è piaciuto, è che da un inizio promettente e un'ambientazione intrigante, il libro sia proseguito con.... un trattato filosofico sul sembrare, sul credere, sull'essere. Non ho capito cosa fossero i tre Aspetti da cui la Steamland poteva essere guardata (carne, sogno, incanto), non ho capito la storia degli alberi che proiettano ombre creando mondi. Anche Alice, la protagonista, ha dei problemi a capire il tutto, e nel libro spiegano che si può farlo solo abbandonandosi, ma personalmente, visto che leggere è uno svago, non ho certo intenzione di passare due ore su ogni singolo passaggio o di prendere una laurea in filosofia.
Il finale poi è stata una vera schifezza!!!
Insomma, un esperimento completamente fallito, che mi ha tolto la voglia di leggere qualunque altro libro dello stesso autore.
Due stelline solo perchè l'ambientazione spettrale è veramente bella, altrimenti avrei dato di meno.
Stagione: inverno nebbioso. Rende l'atmosfera.
Oh, che peccato! :( Purtroppo ho sempre avuto paura che questa potesse rivelarsi una lettura un pò troppo "metafisica", per così dire XD... Per questo alla fine ho sempre rimandato, nonostante la mia somma adorazione per il libro di Carroll. Purtroppo mi sa che avevo visto giusto! :(
RispondiEliminaGuarda,io ci sono rimasta veramente male....:-((( soprattutto dopo che era partito cosi' bene :-((((
EliminaNo, mi dispiace! Questo è il primo romanzo che ho letto di Dimitri e ammetto che mi era piaciuto, ma capisco il tuo punto di vista: è un genere molto particolare e, Sophie dice bene, un po' metafisico con rimandi e riferimenti che credo di non essere riuscita a cogliere del tutto.
RispondiEliminaMi dispiace molto che tu sia rimasta tanto delusa perché L'età sottile, altro romanzo di Dimitri, è molto diverso e meriterebbe di essere letto. Provo a consigliartelo lo stesso, magari in un futuro ti andrà di leggerlo: per me è stato come trovare un tesoro. ^.^
Tengo comunque in considerazione il consiglio,magari in futuro lo leggero' nonostante questa prima delusione.
Eliminaoh non avevo capito fosse un libro così introspettivo. Non è il momento giusto per me per questo genere allora, grazie per la recensione
RispondiEliminaPiu' che introspettivo e' metafisico ( rubo la parola a Sophie che ha commentato qui sopra perche' e' perfetta!)
EliminaPero' non e' assolutamente un libro leggero o facile da leggere. Ha sicuramente un bello stile,ma nel mio caso non e' bastato.
Uh, io ho intenzione di leggerlo, ma essendo un retelling volevo prima leggere Alice di Carroll (che ancora non ho letto purtroppo). Mi dispiace che non ti sia piaciuto... ci proverò comunque, anche se ho capito che devo trovare il momento adatto per leggerlo, altrimenti rischio di abbandonarlo a metà U.u
RispondiEliminaBeh,il fatto che non sia piaciuto a me non significa che non debba piacere a te. Se vuoi provarlo fallo,e poi mi dirai che cosa ne pensi!! Magari pero' si,aspetta un momento piu' ideale.
EliminaOh, che peccato! Ce l'ho in ebook e pensavo sarebbe stata una lettura fantastica, ma ora non lo credo più tanto... Ovviamente lo leggerò, ma senza troppa fretta ^_^
RispondiEliminaCon calma,si.... ^^
Elimina