RECENSIONE: LA CONCUBINA DEL SULTANO
Ciao a tutti e benritrovati!!! Purtroppo domani dovrò partire per qualche giorno e non riuscirò a dedicarmi al mio blog :-((. Però tornerò lunedì con una sorpresa per voi :-))!!!
Intanto, qualche settimana fa avevo postato l'inizio di "Il decimo dono" di Jane Johnson, promettendovi una recensione del suo ultimo libro, "La concubina del sultano"..... ci ho messo un po', ma alla fine ho mantenuto il mio impegno!
Autore:
Jane Johnson
Casa
Editrice: Longanesi
Collana:
La Gaja scienza
Uscita:
10 ottobre 2013
Pagine:
416
Prezzo:
12,90 € (cartaceo) - 9,99 € (ebook)
TRAMA
Marocco, 1677. Dietro le magnifiche
mura e gli archi imponenti del palazzo di Meknes, vive il sultano
Moulay Ismail con il suo harem, in cui innumerevoli schiavi
custodiscono le sue mille concubine. A sovrintendere a quell’universo
femminile è la moglie Zidana, una donna astuta e crudele,
ossessionata dal timore che i figli di altre concubine possano
scavalcare i suoi rampolli nella successione al trono. Ed è proprio
in questo spazio fuori dal mondo e dal tempo, eppure così saturo di
odio e di intrighi, che Alys Swann, una giovane gentildonna inglese
catturata dai corsari e destinata all’harem del sultano, incontra
lo schiavo nero Nus-Nus, figlio di un piccolo re di una tribù
africana.
Tra i due prigionieri, che non possono nutrire alcuna speranza di libertà, nasce un sentimento fortissimo: lui la desidera in silenzio con una forza di cui non si credeva capace. Sarà l’odio implacabile che Zidana nutre per Alys, divenuta ben presto la favorita del sultano e soprannominata Cigno bianco, a mettere alla prova il loro legame: minacciata dall’imperatrice, Alys affiderà a Nus-Nus quanto ha di più prezioso al mondo...
Tra i due prigionieri, che non possono nutrire alcuna speranza di libertà, nasce un sentimento fortissimo: lui la desidera in silenzio con una forza di cui non si credeva capace. Sarà l’odio implacabile che Zidana nutre per Alys, divenuta ben presto la favorita del sultano e soprannominata Cigno bianco, a mettere alla prova il loro legame: minacciata dall’imperatrice, Alys affiderà a Nus-Nus quanto ha di più prezioso al mondo...
COSA NE PENSO
Avevo già
letto il primo libro della Johnson, Il decimo dono, diversi
anni fa e ne conservavo un ricordo piacevolissimo per la maestria con
cui l'autrice era riuscita ad evocare le atmosfere del Marocco, una
terra a cui sono da sempre molto legata. Potete quindi immaginare la
mia emozione quando non solo ho trovato un suo nuovo titolo, ma
leggendolo ho perfino ritrovato i personaggi del Decimo dono come
comparse!!!
Da
molto non leggevo un libro scritto in prima persona, e qui le prime
persone erano addirittura due (rispettivamente Nus-Nus e Alys): prima
che Alys entri in scena, tuttavia, ho dovuto aspettare ben 65 pagine,
65 meravigliose pagine di atmosfera orientale ed intrighi di palazzo
che mi avevano completamente catturata, ragion per cui, quando
finalmente Alys è comparsa, mi ero quasi dimenticata che dovesse
esserci anche lei nella storia!!!
Qui
però, purtroppo, finiscono i punti positivi: dopo le prime 150
pagine il libro non mi ha per niente convinta!!!
Mi aspettavo una grande ed appassionata storia d'amore, invece i
sentimenti di Alys verso Nus-Nus non sono per niente indagati,
non si sa neppure cosa provi, tranne ogni tanto un po' di imbarazzo
ripensando all'uomo a torace nudo! Anche i suoi sentimenti verso il
sultano non si capiscono, non si parla delle sue emozioni dopo la
prima notte passata assieme, non si sa come si adatti alla vita
nell'harem, non si sa cosa pensi in generale!! Il colpo di scena
sulle sue origini non è credibile,
mi sembra un particolare inserito per concludere la storia arrivata
ormai ad un punto morto.
Per
quanto riguarda Nus-Nus, il suo nome in arabo significa metà-metà,
ed è proprio a metà che la sua vita si svolge: diviso a metà tra
due padroni, tra due identità e la reinvenzione di se stesso, mi
sarei aspettata un po' più di introspezione e di evoluzione,
invece il suo cambiamento avviene all'improvviso a venti pagine dalla fine del libro!
Il personaggio di cui ho capito meglio il carattere è il sultano, e
di certo il libro non era dedicato a lui: molte pagine
raccontano della guerra, delle trattative con gli inglesi, della costruzione del
palazzo reale di Meknes, rendendo il libro quasi un documentario
romanzato.
La conclusione è banale e sbrigativa; insomma..... un mezzo disastro. Due stelline.
Stagione: primavera, quando i fiori profumano l'aria!!!
“L'amore
è sempre semplice. E' la cosa più semplice del mondo. E' capace di
spazzare via tutto ciò che ha davanti, di aprire un sentiero dritto
e sgombro”
È sempre una gran delusione quando il seguito di un libro non rispetta le nostre aspettative! Ti fa pensare che l'autore abbia voluto scrivere solo per guadagnare.
RispondiEliminaPeccato, perché la trama sembrava interessante!
Spero che nel frattempo tu possa trovare una lettura più coinvolgente ;)
Si,probabilmente mi aspettavo troppo....:-(
EliminaLa mia lista libri e' sempre molto piena,quindi non faro' fatica a trovare qualcosa di piu' coinvolgente ;-)
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