RECENSIONE: IL BIZZARRO INCIDENTE DEL TEMPO RUBATO
Titolo: Il
bizzarro incidente del tempo rubato
Autore:
Rachel Joyce
Casa
Editrice: Sperling & Kupfer
Uscita: 1
ottobre 2013
Pagine:
384
Prezzo:
17,90 € (cartaceo) - 9,99 € (ebook)
TRAMA
Nel 1972 Byron
Hemmings ha undici anni e una vita perfetta: vive in una grande casa
elegante, ha una mamma impeccabile che fa impallidire tutte le altre,
frequenta una scuola privata che è l'anticamera di una carriera
dorata e il suo migliore amico, James, è il ragazzino più sveglio
che conosca. Tanto sveglio da leggere il Times e da scovare la
notizia del secolo: quell'anno verranno aggiunti due secondi al
tempo, per allineare gli orologi al movimento naturale della Terra.
Mentre James considera l'evento l'ennesima conquista del Ventesimo
secolo - l'uomo è persino andato sulla Luna - per Byron quei due
secondi diventano un'inquietante ossessione: come si può alterare il
tempo senza provocare conseguenze irreparabili? La conferma ai suoi
dubbi arriva la mattina in cui, come sempre, la mamma lo sta portando
a scuola con la sua Jaguar fiammante: è in ritardo e, per fare più
in fretta, rompe lo schema ordinato di ogni giorno imboccando una
strada nuova. Dalla fitta nebbia sbucano case fatiscenti, alberi
giganteschi e, all'improvviso, una bambina su una bicicletta rossa.
Proprio mentre Byron vede le lancette del suo orologio andare
indietro di due secondi. Poi tutto sembra tornare normale: la mamma
non si è accorta di nulla, la scorciatoia li ha fatti arrivare
puntuali e il tempo ha ricominciato a scorrere con il suo ticchettio
regolare. Soltanto Byron sa che quell'attimo ha cambiato ogni cosa,
che la sfera perfetta della sua esistenza si è impercettibilmente
incrinata.
RECENSIONE
Ho
deciso di leggere questo libro perché la trama mi incuriosiva non
poco: non riuscivo a capire come si potessero
sviluppare ben 400 pagine partendo da un'aggiunta di due secondi al
tempo! In realtà, i due secondi sono solo il pretesto per lo
sviluppo di una storia molto più articolata, e
oserei aggiungere sempre più angosciante: man mano che
progredivo nella lettura ero sbalordita che da un episodio tanto
piccolo scaturissero delle conseguenze sempre più gravi e durature
nel tempo.
L'idea
prevalente è che uno stesso fatto, visto da punti di vista diversi,
può diventare qualcosa di completamente diverso: le interpretazioni
che noi diamo della realtà la rendono qualcosa di mutevole e mai
fissa; nel libro questo accade soprattutto verso la fine quando i vari personaggi
danno la loro personale visione di uno stesso episodio.
Ogni
altro capitolo è raccontata anche un'altra storia ambientata diversi
anni dopo e con un diverso protagonista, Jim. Jim è il personaggio
più misterioso del libro, si capisce dall'inizio che ha un legame
con Byron o James, ma i dettagli sono svelati solo alla fine ed è
stata la curiosità di scoprire il legame tra le due storie a rendere
interessante il libro.
Nonostante
l'ambientazione estiva e torrida, questo libro mi ha immediatamente
trasmesso una sensazione di malinconia: la vastità della brughiera,
la solitudine di Jim, la fragilità della mamma di Byron sono tutti stati
elementi che hanno concorso a quest'impressione.
Stagione:
autunno, e perché no con la pioggia che cade?
Eccomiiiiiiiiiiii :)
RispondiEliminaAnche tu hai il dono della brevità nelle recensioni, beata te *__*
Io non ho letto questo libro e non mi ha mai incuriosito più di tanto, nonostante sia stato pubblicizzato un sacco (anzi, forse proprio per questo non mi ha attirato xD)
Però ti chiedo una cosa, la recensione mi piace, ma non si capisce il motivo per cui hai deciso di dare tre stelline, da quello che hai scritto sembra ti sia piaciuto molto, così volevo chiederti cosa in realtà non ti ha convinto da arrivare a dare "solo" tre stelline :)
Ciao Ale, che piacere sentirti anche qui!!! ^^
EliminaHai ragione a dire che questo dettaglio non si capisce, rimedio subito!!
Il libro mi è sicuramente piaciuto, è scritto bene, mi piace il rimando continuo tra passato e presente, però mi ha trasmesso sensazioni di ansia, solitudine, tristezza, ecco perchè ho abbassato il voto da 4 a 3 stelline: le sensazioni che un libro mi trasmette per me sono importantissime nel mio giudizio finale!
Ho capito molto meglio... Dunque posso anche capire che i libri troppo tristi e ansiosi di solito non sono i tuoi preferiti, o sbaglio?
EliminaPensa che io invece adoro le storie tristi, sono masochista e mi piace soffrire insieme ai libri xD
In generale è proprio così,anche se con le dovute eccezioni!!
EliminaCiao carissima :)
RispondiEliminaIo ho comprato questo libro a inizio gennaio ispirata dalla bizzarra storia e dai colori della copertina, ne ero proprio attratta e inoltre era scontato del 20 quindi comprato! Il problema è che avevo comprato anche un sacco di altri libri e ora bho..passato l'entusiasmo iniziale non riesco a decidermi a leggerlo!
Sarà che non ho ben capito che genere sia, che emozioni mi trasmetterà...
Cosa mi consigli? Ne vale la pena o può aspettare ancora un po' nella mia libreria?
Laura
Ovviamente dipende anche dagli altri titoli che aspettano di essere iniziati, ma io lo farei aspettare ancora un po' ;-)
Elimina