giovedì 20 febbraio 2014


RECENSIONE: MULTIVERSUM

Ciao a tutti!!! In questi giorni, complice la pioggia, mi sto veramente ingozzando di libri e fumetti ^^ 
In Multiversum la pioggia accompagna tutti i momenti più importanti, ecco perché mi è sembrato particolarmente adatto per la recensione di quest'oggi!! Enjoy!!!

Titolo: Multiversum
Autore: Leonardo Patrignani
Casa Editrice: Mondadori
Collana: Chrysalide
Serie: Multiversum #1

Uscita: 27 marzo 2012
Pagine: 348
Prezzo versione cartacea: 16 €
Prezzo e-book: 9,99 €


TRAMA

Alex vive a Milano. Jenny vive a Melbourne. Hanno sedici anni. Un filo sottile unisce da sempre le loro vite: un dialogo telepatico che permette loro di scambiarsi poche parole e che si verifica senza preavviso, in uno stato di incoscienza. Durante uno di questi attacchi i due ragazzi riescono a darsi un appuntamento. Alex scappa di casa, arriva a Melbourne, sul molo di Altona Beach, il luogo stabilito. Ma Jenny non c'è. I due ragazzi non riescono a trovarsi perché vivono in dimensioni parallele. Nella dimensione in cui vive Jenny, Alex è un altro ragazzo. Nella dimensione in cui vive Alex, Jenny è morta all'età di sei anni. Il Multiverso minaccia di implodere, scomparire. Ma Jenny e Alex devono incontrarsi, attraversare il labirinto delle infinite possibilità. Solo il loro amore può cambiare un destino che si è già avverato.


 COSA NE PENSO

Era da tempo che volevo leggere questa saga e, poichè il 9 marzo uscirà l'ultimo capitolo, mi sono finalmente decisa. Che dire.... sinceramente dopo tanta attesa mi aspettavo di più.
L'idea di base, la teoria del multiversum con una coppia di innamorati che comunicano telepaticamente da due dimensioni diverse, mi aveva molto ispirata, ma mi aspettavo un libro basato sui sentimenti e sui pensieri, invece, dopo la prima metà dai ritmi più lenti in cui i protagonisti riescono infine ad incontrarsi, mi sono ritrovata a leggere una valanga di avvenimenti che si susseguono a catena senza dare tempo nè ai protagonisti nè ai lettori di respirare o di pensare.... ho letto tutto in due giorni, in uno stato di continua suspence, ma senza che mi fossero chiari tutti gli elementi: non ho capito come, dopo che i due ragazzi riescono finalmente ad unirsi, inizi dal nulla un apocalisse di dimensioni bibliche con tanto di asteroide, che sposta l'attenzione dalla storia d'amore ad una continua fuga in cui anche i protagonisti sono completamente spiazzati.
Trattandosi di un autore alla sua prima pubblicazione, che si cimenta per di più da subito con una trilogia, spero che gli altri due volumi (che comunque leggerò) siano un'occasione per spiegare i punti irrisolti e per prendere la narrazione con maggiore calma: voglio quindi dare fiducia alla saga, che continua nonostante tutto ad ispirarmi, quindi do 3 stelline!!! Spero di non sbagliarmi!!!

Stagione: un malinconico autunno con la pioggia

sabato 15 febbraio 2014


TIME OUT BOOK #1

Da oggi si aggiunge al mio blog la mia amica Nicole, che curerà la rubrica "Time out book". Le lascio subito spazio!!!!



Recensione dell'ultimo libro di Tim Parks "Il sesso è vietato"
ed. Bompiani
1° uscita in Italia: febbraio 2013
prezzo: 18 euro
314 pagine
Successivo a "Insegnaci la quiete" in questo romanzo narrato in prima persona, la protagonista, Beth, dopo alterne vicende, decide di concedersi una lunga parentesi meditativa in un centro Vipassana, accettando, di conseguenza, l'osservanza di cinque precetti: l'astenersi dall'uccidere ogni creatura vivente, dal rubare, da un comportamento sessuale scorretto, dalla menzogna e dall'uso di intossicanti.
Attraverso uno stile narrativo sardonico e provocatorio, l'autore smembra, senza falsi perbenismi, ideali che ai più risultano essere inviolabili, cristallizzati e quindi accettati.
Invero, con l'innocenza propria di un bambino che, dopo aver afferrato con sicurezza un oggetto delicato, apre la mano e manda in frantumi il prezioso monile, così egli lascia precipitare nel vuoto dogmi ritenuti validi, certezze ataviche e verità assolute.Con sguardo beffardo poi... passa oltre e ricomincia daccapo.

Ci sono fondamentalmente due motivi per cui un libro lo si riesce a leggere in pochi giorni: il primo è che è costituito da una ventina di pagine; il secondo è che è piacevole, nonché coinvolgente. Il romanzo in questione risponde bene al secondo motivo ed ecco perché sono qui a parlarvene.
Subito dopo aver letto l'ultima parola, ho provato il desiderio di mettermi in contatto con l'autore stesso e condividere con esso le mie prime impressioni. Tanto più un libro è vivo, quanto più ci spinge ad esperirlo, ad annoverarlo come "il MIO libro". Maggiormente se l'autore è ancora vivo e, specialmente, raggiungibile.
Caratteristica di Tim Parks è quella di delineare con pochi e precisi tratti le peculiarità fisiche dei suoi personaggi, senza cadere in fastidiose leziosità; egli si incentra per di più sui pensieri profondi, quasi scabrosi, del personaggio chiave, a volte usando anche vocaboli non propriamente "letterali", anzi direi volutamente appartenenti al "volgo", ma che sicuramente ottengono il risultato ricercato.
Il titolo induce in errore, la superficie inganna: alla prima lettura diverte; tra le righe scuote. La libertà presuppone la presenza di limitazioni che danno impulso e importanza alle nostre scelte. Siamo in ogni momento la conseguenza di ciò che avevamo percepito in passato, ed il risultato è che adesso ci troviamo qui. Allora ogni istante può essere l'accesso ad un nuovo giorno, aperto a tutte le possibilità.
Consigliato a tutti coloro i quali amano leggere.
Consigliato a tutti coloro i quali vogliono crescere.
Si rimanda al link: it.wikipedia.org/wiki/Tim_Parks#Biografia

CHI BEN COMINCIA.....#1

Ciao a tutti e benritrovati!!!!! 
Finalmente ieri sono riuscita a chiudere alcuni impegni personali, e ora ho una decina di giorni molto più liberi davanti a me!!!! Ne approfitto per leggere due manga appena conclusi che mi aspettano sulla libreria da un po'.... si tratta di "Piece" di Hinako Ashihara e di "Il canto delle stelle" di Natsuki Takaya, entrambi di 10 numeri; voglio anche iniziare la saga "Multiversum" di Leonardo Patrignani, di cui aspettavo con ansia la conclusione per poterla leggere tutta di seguito!!!!
Di solito infatti, sia per i manga che per i libri, preferisco aspettare che le saghe siano concluse prima di leggerle, perché proprio non sopporto l'attesa!!!!!!!!!!
Oggi voglio inaugurare la rubrica "Chi ben comincia", partendo con l'inzio di "Buonanotte Signor Lenin" di Tiziano Terzani.




Le poche regole della rubrica: 
- Prendete un libro qualsiasi contenuto nella vostra libreria
- Copiate le prime righe del libro (possono essere 10, 15, 20 righe)
- Scrivete titolo e autore per chi fosse interessato
- Aspettate i commenti

Una mia amica mi aveva consigliato di iniziare a leggere Terzani da "Un indovino mi disse", ma io ho preferito seguire l'ordine di pubblicazione e leggere "Buonanotte Signor Lenin". Che dire.... è stato subito amore!!!!
"Come spesso capita con le più belle avventure della vita, anche questo viaggio cominciò per caso. Nel febbraio del 1991 ero riuscito ad ottenere un visto per andare nelle Curili, le isole alla fine del mondo, l'ultima frontiera dell'impero sovietico, e “Territori del Nord”, come li chiama il Giappone che, ostinatamente, li reclama per sé. In quelle isole lontanissime, avvolte in misteriosi, eterni banchi di nebbia, in mezzo all'Oceano Pacifico,avevo passato quasi un mese affascinato da una incredibile, selvaggia natura fatta di montagne ghiacciate e di laghi che ribollono, coinvolto nel destino di quella straordinaria razza di uomini e donne andati laggiù, per lo più dalla Russia, con l'idea di costruirci un avamposto del socialismo e ora, disorientati dalla fine di quel sogno, abbandonati a se stessi, a fare i conti con le loro vite sprecate, senza più una patria a cui tornare, senza una storia di cui vantarsi, ma con sulla pelle tutte le tracce di sacrifici e durezze che nessuno è più disposto a riconoscere loro."

Cosa ve ne pare? A me ha subito incuriosito, e poi mi è piaciuto molto come scriveva!!!



mercoledì 12 febbraio 2014


RECENSIONE: IL MONDO PRIMA CHE ARRIVASSI TU

Buongiorno a tutti!!!!!! Oggi finalmente il sole è apparso!!! Per festeggiare, eccovi una recensione di un libro che considero assolutamente "estivo"!!! Buona lettura!!!

Titolo: Il mondo prima che arrivassi tu
Autore: Giulia Blasi
Casa Editrice: Mondadori
Collana: Chrysalide
Uscita: 21 settembre 2010
Pagine: 264
Prezzo: 16 € 


TRAMA 
 
Irene vive per leggere e sogna di leggere per vivere, Mira si sente una rockstar con e senza chitarra al collo e Davide è la stella della squadretta di calcio locale, ma trascorre i giorni nell'attesa di un provino da professionista.
Vivono a Vallefiora, un borgo contadino ristrutturato da un pugno di intrepidi ecologisti, "il paradiso terrestre, o giù di lì", dove in realtà c'è poco altro da fare se non inventarsi le giornate fra un centro ricreativo, un garage attrezzato a sala prove e la corriera che ogni giorno li porta a scuola.
Ogni cosa per loro è routine, dagli orari ai divertimenti alle norme che regolano i rapporti sociali fra il gruppo dei calciatori, quello degli studenti delle superiori e i ragazzi delle medie. Finché un evento in apparenza insignificante mischia le carte, incrociando le vite di Irene, Mira, Davide e i loro amici, mentre la scuola finisce e l'estate è alle porte.
Tutto comincia a cambiare, costringendo i tre ragazzi a rimettere in discussione idee, prospettive, aspirazioni e desideri.


COSA NE PENSO

Mi spiace ammetterlo, ma la cosa che mi ha colpita di più di questo libro è stata la morte delle relative!!!! L'autrice ha riportato su carta il modo che abbiamo di parlare oralmente, e il risultato sono una serie di frasi scompaginate, in cui quando non si sa come proseguire si aggiunge un bel “che” e si risolvono tutti i problemi; a volte non capivo chi diceva cosa, o se quello che leggevo fosse un pensiero o una frase pronunciata a voce alta. Insomma, personalmente questo tipo di scrittura non mi è piaciuta, anche se ammetto che rende il libro molto attuale, vicino alla vita reale.
Passiamo alla trama: a prima vista può sembrare la classica storia d'amore col triangolo lei, lui, migliore-amica-di-lei-nonchè-terzo-incomodo, ma il tutto è vivacizzato da due elementi che “svecchiano” questo cliché: l'ironia della narrazione in prima persona e l'ambientazione nel paese di Vallefiora.
Ho adorato l'ironia soprattutto nei passaggi dedicati al “Dio degli ormoni”, senza il quale il libro non sarebbe stato lo stesso (“Dio degli ormoni, la cui esistenza viene strenuamente negata da ogni autorità religiosa di maggioranza, mi stai mettendo alla prova? Nel caso, mi spieghi cosa vuoi che faccia, se mi metti seduta ai piedi di un calciatore di un metro e novanta sudatissimo con un basso al collo?”). Quanto a Vallefiora, ero incantata nel leggere di questo borgo ecologista tra Pescara e Ancona, senza auto, senza smog, senza bar: il primo capitolo del libro, in cui Irene spiega i litigi della comunità per l'installazione dei mulini a vento, era veramente azzeccato e calava subito nell'atmosfera del posto.
In generale però ho avuto una sensazione di incompiutezza: il triangolo, come gli altri temi che vengono affrontati, non sono approfonditi e non hanno mai una vera conclusione, anzi a volte mi sembrava quasi di perdermi dei pezzi per strada: la sorella di Irene trova un lavoro o dovrà tornare a Vallefiora? La apriranno o no la sala prove? Come si evolverà la relazione tra Irene e Mira? O tra Irene e Davide? Boh, non si sa niente, e non capisco se l'autrice l'abbia fatto di proposito, per lasciare un senso di “non finito” perché la vita continua, o se abbia semplicemente messo il punto finale e posato la penna.
In conclusione, l'ho trovata una lettura leggera, piacevole, ma che non mi ha emozionata, mi ha lasciato molti punti di domanda e un certo fastidio per lo stile. Quindi due stelline (e mezzo per l'ironia e l'ambientazione).

Stagione: assolutamente estate







domenica 9 febbraio 2014


SEASON'S NEWS # 1 

Buongiorno a tutti!!!! Dal momento che siete in costante crescita, oggi ho pensato di parlarvi un po' di me come lettrice..... partiamo da una domanda che spesso mi viene posta: ma quando ho il tempo di leggere così tanto? Per me non è tanto una questione di quando leggo, ma piuttosto di quando non leggo: leggo in treno, leggo mentre aspetto che sia pronta la cena, mentre aspetto che l'acqua del tè si scaldi, la sera prima di andare a letto, dal dottore, in fila alle poste. Ho praticamente sempre un libro con me, lo tiro fuori dalla borsa appena ho un minuto libero. Mia mamma spesso mi rimprovera perché mi porto dietro dei veri e propri mattoni e la mia schiena ne soffre, ma io non scelgo i libri in base alla grossezza, ma solo in base a ciò che in quel momento mi va di leggere.

Come leggo di solito?
Dipende dal periodo.... a volte leggo in maniera ordinata, finisco un libro e poi ne inizio un altro, godendomeli dall'inizio alla fine.... in questo momento le cose sono più incasinate: dalla fine del 2013 ho sempre letto 2 o 3 libri contemporaneamente. Verso la fine dell'anno infatti avevo iniziato “Buonanotte signor Lenin” di Tiziano Terzani.... era da molto tempo che volevo leggerlo, purtroppo però è un libro impegnativo e io ero in un periodo piuttosto pieno e non sono riuscita a concentrarmici come volevo... ragion per cui ho iniziato “Alieni in missione per conquistare il mondo” di Clete Barrett Smith, dove ho avuto il problema contrario: essendo un libro per bambini era fin troppo semplice!!! Ecco allora che ho iniziato anche “Il bizzarro incidente del tempo rubato”. Una volta finiti sia i simpatici alieni, sia il melanconico tempo rubato, mi rimaneva ancora il signor Lenin.... e ho iniziato contemporaneamente sia “L'ultimo lappone” di Oliver Truc, sia “After” di Jessica Warman.... insomma, sono in una fase di lettura molto caotica!!! Vado anche a cicli: sono capace di leggere un unico genere per mesi interi, fino a sentire il bisogno di cambiare: in questo momento ad esempio mi sto rimpinzando di gialli, ma inizio a sentire il bisogno di un fantasy.

Cosa preferisco leggere?
Leggo un po' di tutto, con l'esclusione di horror e fantascienza (ma mai dire mai). Il mio grande amore però rimane il fantasy, tanto che mio padre un giorno mi ha chiesto “ma a te piacciono i draghi vero?” Ora, non è che mi piacciano i draghi, semplicemente molti fantasy hanno titoli o copertine con i draghi, e mio papà a forza di vederli ha invece dato per scontato che io nutrissi un amore viscerale per quei lucertoloni.... mi avesse chiesto se mi piacciono gli elfi avrei potuto essere più entusiasta, ma i draghi non sono il mio grande Love (non li disprezzo, ma diciamo che li considero neutri). Amo anche le storie d'amore (in fondo ho un animo romantico) ma non amo le storie tragiche.... posso sopportare delle parti tristi che portino ad un felice finale, ma un libro triste dall'inizio alla fine NON LO REGGO!!!!

sabato 8 febbraio 2014


Benritrovati a tutti!!!!! Ho avuto una settimana davvero molto piena, ma rieccomi con voi, stavolta a recensire un manga che mi è veramente piaciuto tantissimo!!!! Spero vi piaccia!!!

 RECENSIONE: LA CLESSIDRA – Ricordi d'amore


Titolo: La clessidra - ricordi d'amore
Autrice: Hinako Ashihara
Volumi: 10
Casa editrice: Planet manga
Pubblicazione:marzo 2006 - aprile 2007








Non avrei potuto iniziare le recensioni dei manga con un titolo diverso, intanto perché questo è in assoluto il mio manga preferito, e poi anche perché è strettamente legato al passare delle stagioni: ogni capitolo infatti riporta l'età della protagonista e la stagione in cui è ambientato, e in questo modo le caratteristiche di ogni stagione acquistano un'enorme importanza e sottolineano quello che accade nella narrazione principale (straziante la fine del capitolo “L'autunno dei miei 16 anni – gusci di cicala” in cui il guscio vuoto di una cicala si stacca dall'albero e cade a terra sottolineando l'annuncio della scomparsa di Fuji).
La storia è in gran parte sviluppata a partire dai ricordi della protagonista, An, ormai ventiseienne e alla vigilia delle sue nozze, che inizia a ricordare la sua vita a partire dall'inverno dei suoi 12 anni, età in cui si trasferisce con la madre in un paesino di montagna e incontra Daigo, Fuji e Shiika. L'amore tra An e Daigo è chiaro fin dal primo capitolo, eppure si intuisce anche che la storia si svilupperà in un triangolo tra An, Daigo e Fuji, e dal momento che An, all'inizio del primo volume, sta per sposarsi, io ero curiosissima di scoprire CON CHI!!!! Perché non mi sembrava proprio possibile che potesse essere con qualcuno di diverso da Daigo! In realtà, il rapporto tra An e Daigo è messo alla prova dal trasferimento della ragazza a Tokyo assieme a Fuji, amico d'infanzia di entrambi e innamorato di lei. 
Come spesso succede, i fans erano spaccati a metà: chi tifava per Fuji, chi per Daigo..... io, personalmente,per Daigo!! Tuttavia devo ammettere che An e Fuji sono per molti versi più affini rispetto ad An e Daigo: An e Fuji sono dei personaggi molto più tenebrosi, accumunati dal fatto di aver subito un trauma: per An è il suicidio della madre, per Fuji l'avere scoperto di essere il figlio illegittimo di sua madre: sono le loro fragilità a renderli compatibili; Daigo al contrario è sempre allegro, sorridente e spensierato, il classico personaggio che sa cosa vuole e si impegna per ottenerlo, ma proprio a causa di questo suo carattere non capisce cosa stia attraversando An, non riesce ad aiutarla e lo sopporta molto male.
Ho molto apprezzato poter seguire i protagonisti anche dopo la loro adolescenza, adoro gli shojo scolastici ma mi chiedo spesso cosa succederà dopo.
Personalmente adoro anche il tipo di disegno, e non mi ha affatto stupito che, dopo questo primo titolo, la Planet manga ne abbia pubblicati molti altri della stessa autrice ( Miss, Yubikiri, SOS, La forma delle nuvole, La luna e il lago, e il più recente Piece).
Eh? Cosa? Volete sapere con chi si sposa An alla fine? Eheh, segreto!! ;-)

Stagione: non ha un'unica stagione, le ha tutte, è un caleidoscopio di colori e odori


domenica 2 febbraio 2014


WHAT AM I WAITING FOR # 1

Ciao a tutti!!!! Stamattina ho avuto una graditissima sorpresa quando ho visto i miei primi 5 lettori fissi, grazie mille per l'entusiasmo e la fiducia accordatami!!
Quest'oggi pubblico per la prima volta la rubrica What am i waiting for, ma non parlerò di un libro bensì.... di un manga! Eh si, non dimenticatevi che questo blog è dedicato sia a libri che a manga. Detto questo, buona lettura e spero che gradirete!!!

Ultimamente faccio più fatica a trovare dei manga che ho veramente voglia di leggere, questo in parte perché il mercato italiano non ha certo la vivacità di quello giapponese, in parte perché alcuni titoli che seguo sono in questo momento arenati, ma anche perché faccio più fatica a trovare qualcosa di nuovo e che non sia la ripetizione di temi già triti e ritriti.
Ecco perché sono stata molto contenta quando ho scoperto che Wataru Yoshizumi ha appena pubblicato il primo tankobon della sua nuova serie, Marmalade boy little.
Definirla “nuova” è forse azzardato.... si tratta infatti del seguito di Marmalade boy, ambientato 13 anni dopo e i cui protagonisti, Rikka e Saku, sono i fratelli minori di Yuu e Miki (protagonisti appunto di Marmalade boy).
Marmalade boy è sicuramente stato il titolo più celebre della Yoshizumi, e sono molto curiosa di scoprire se questo sequel sarà all'altezza del precedente oppure se sarà una copia mal riuscita: un aspetto che mi ha lasciata perplessa è la giovane età dei protagonisti, che hanno 13 anni e sono appena entrati in prima media. In prima media!!!!! o_o
Non che la Yoshizumi sia l'unica ad aver tentato un esperimento simile: Paradise kiss di Ai Yazawa, ad esempio, è il seguito di Cortili del cuore (Gokinjo Monogatari in Giappone), e nel suo caso l'esperimento mi era piaciuto proprio perché, nonostante i personaggi di Cortili facessero di tanto in tanto capolino, quelli di Paradise si sono sviluppati in modo completamente indipendente. Al contrario, Angel heart di Tsukasa Hojo, il sequel di City Hunter, non mi ha convinta perchè ha mantenuto alcuni personaggi di City Hunter, ne ha eliminati altri, e li ha fusi coi nuovi personaggi di Angel Heart: pur trovando molto commoventi i primi numeri, la perdita di Kaoru per me è stata terribile e non mi sono mai del tutto affezionata ai nuovi personaggi, che sono sempre rimasti legati ai precedenti e non si sono mai sviluppati "da soli".
A quale di questi due casi apparterrà Marmalade boy little? Chi vivrà vedrà! Spero quindi che la Yoshizumi proceda velocemente nel suo lavoro e che la Planet manga acquisti presto i diritti, son troppo curiosa di leggerlo!!!

sabato 1 febbraio 2014


RECENSIONE: IL BIZZARRO INCIDENTE DEL TEMPO RUBATO


Titolo: Il bizzarro incidente del tempo rubato
Autore: Rachel Joyce
Casa Editrice: Sperling & Kupfer
Uscita: 1 ottobre 2013
Pagine: 384
Prezzo: 17,90 € (cartaceo) - 9,99 € (ebook)

 TRAMA

Nel 1972 Byron Hemmings ha undici anni e una vita perfetta: vive in una grande casa elegante, ha una mamma impeccabile che fa impallidire tutte le altre, frequenta una scuola privata che è l'anticamera di una carriera dorata e il suo migliore amico, James, è il ragazzino più sveglio che conosca. Tanto sveglio da leggere il Times e da scovare la notizia del secolo: quell'anno verranno aggiunti due secondi al tempo, per allineare gli orologi al movimento naturale della Terra. Mentre James considera l'evento l'ennesima conquista del Ventesimo secolo - l'uomo è persino andato sulla Luna - per Byron quei due secondi diventano un'inquietante ossessione: come si può alterare il tempo senza provocare conseguenze irreparabili? La conferma ai suoi dubbi arriva la mattina in cui, come sempre, la mamma lo sta portando a scuola con la sua Jaguar fiammante: è in ritardo e, per fare più in fretta, rompe lo schema ordinato di ogni giorno imboccando una strada nuova. Dalla fitta nebbia sbucano case fatiscenti, alberi giganteschi e, all'improvviso, una bambina su una bicicletta rossa. Proprio mentre Byron vede le lancette del suo orologio andare indietro di due secondi. Poi tutto sembra tornare normale: la mamma non si è accorta di nulla, la scorciatoia li ha fatti arrivare puntuali e il tempo ha ricominciato a scorrere con il suo ticchettio regolare. Soltanto Byron sa che quell'attimo ha cambiato ogni cosa, che la sfera perfetta della sua esistenza si è impercettibilmente incrinata.



RECENSIONE

Ho deciso di leggere questo libro perché la trama mi incuriosiva non poco: non riuscivo a capire come si potessero sviluppare ben 400 pagine partendo da un'aggiunta di due secondi al tempo! In realtà, i due secondi sono solo il pretesto per lo sviluppo di una storia molto più articolata, e oserei aggiungere sempre più angosciante: man mano che progredivo nella lettura ero sbalordita che da un episodio tanto piccolo scaturissero delle conseguenze sempre più gravi e durature nel tempo.

L'idea prevalente è che uno stesso fatto, visto da punti di vista diversi, può diventare qualcosa di completamente diverso: le interpretazioni che noi diamo della realtà la rendono qualcosa di mutevole e mai fissa; nel libro questo accade soprattutto verso la fine quando i vari personaggi danno la loro personale visione di uno stesso episodio.

Ogni altro capitolo è raccontata anche un'altra storia ambientata diversi anni dopo e con un diverso protagonista, Jim. Jim è il personaggio più misterioso del libro, si capisce dall'inizio che ha un legame con Byron o James, ma i dettagli sono svelati solo alla fine ed è stata la curiosità di scoprire il legame tra le due storie a rendere interessante il libro.

Nonostante l'ambientazione estiva e torrida, questo libro mi ha immediatamente trasmesso una sensazione di malinconia: la vastità della brughiera, la solitudine di Jim, la fragilità della mamma di Byron sono tutti stati elementi che hanno concorso a quest'impressione.

Stagione: autunno, e perché no con la pioggia che cade?

Ciao a tutti, mi chiamo Sara e ho 30 anni!!! Fin da piccola divoro letteralmente libri e manga, c'è stato addirittura un periodo in cui volevo aprire una libreria, e da questa mia passione nasce questo blog, in cui posso condividere con voi le mie passioni.
Secondo me, ogni libro richiama una stagione in cui lo si gusta di più, ecco perché abbinerò ad ogni recensione una stagione di lettura che secondo me è ideale.
Un grande GRAZIE a tutte le persone che hanno reso possibile questo progetto: Alessia per le sue gentili risposte e spiegazioni, Denise per la meravigliosa grafica (che potrete vedere tra pochi giorni), Vale per le sue letture critiche e i suggerimenti, ed infine il ringraziamento più grosso di tutti alla mia Stellina (lei sa chi è), che mi ha sostenuta ed ascoltata in ogni momento, dandomi idee e trasmettendomi tanto entusiasmo!!!
Mi dedicherò al blog nel mio tempo libero, e spero vogliate proseguire quest'avventura con me, leggermi e commentarmi! :-))